Traduzione Italiana in fondo
…Cristian, with his Chili con carne di tacchino con contorno di “salsola”, tortilla e fagioli!!!!
As always, the MTC Challenge has been lots and lots of fun. But this time I have got to be for once behind the scenes—and that was priceless. I was delighted to pick the recipe for the Challenge this time, and enjoyed every single entry. Every. Single. One. Which made choosing a winner really, really, really hard to do. Let me say it again—it was not easy. So, before I delve into the rationale for finally choosing Cristian’s Chili, let me mention at least a few of all the other recipes that I liked.
In general, I enjoyed seeing Chili reinterpreted in places so far away from Texas and made with ingredients tied to a specific area, such as local cattle breeds or beans—like those made by Cristina, Elisa, Ilaria, Sabrina, Claudia, and Simonetta. But there were also some other great versions made with venison, such as Mapi’s , Valeria’s , and Arianna’s . There was even one made with faux bison!
Some made outstanding vegetarian or even—gasp!—vegan chilis, like Chiarina, Spinarosa, Elena, and Giulia.
One objective hurdle that almost everyone had to overcome was finding chiles to use in their recipe. And this was done with brave persistence: Andrea comes to mind among all others. Some forgot the side dish and made Chili again, like Fabiola. Others came up with interesting variations, that I would love to try, like Vittoria’s Tripe Chili. I would love to try it, but every time I mention tripe, or liver as an option for dinner, my entire family looks at me with the horrified expression of someone that just realized their wife/mother has been replaced by Hannibal Lecter.
I especially loved reading about each participant’s family enjoying Chili made with this recipe: whether it was helpful to convince children to eat more protein, required fathers’ expertise in choosing the right cut of beef, or reconciled a wife to her husband’s passion for all things Western. Some took side trips to Mexico, or Spain, or Japan, someone digressed quite a bit and ended up in New Mexico. Everybody made tortillas–and variations thereof–just like pros.
Furthermore I was astonished—and shaken— to see that some made Chili even at great personal risk.
Some voiced their skepticism—I bet shared by many—about such a simple 2-ingredient recipe. I appreciated the honesty as well as the braveness in going along with it nonetheless as I for one believe that when a virtual stranger says to you: “trust me” , the only sensible response is to back up slowly and then run in the opposite direction.
I loved every memory and story that were shared, and most of all I was curious to see America through the eyes of someone who lived so far away and had experienced it only through movies, books, or short stays for work or vacation. Whether your entry was mentioned or not here, I read them all many times and in each of them I found something special and meaningful.
Thank you all!!! And a big bear hug to Ale & Dani!
And, now, here is what made me opt for Cristian’s recipe in the end. It was not the whiskey, per se, that he interestingly added to the pot along with the chili, nor just the fact that he used turkey meat, perfectly cooked. What I liked the most was the idea of making an edible form of tumbleweeds. Yes, that’s it. It was clever, it was funny, it was unusual. We make chili with turkey, we even make it with whiskey, but I have never, ever, seen a Chili served with a side of Tumbleweeds. Cris, you might be onto something here—you should start your own Chili business, and I think it would be successful.
As fascinating as they may seem to those that do not live in the Southwest, tumbleweeds are a nuisance. A very big one. When the winds blow strong, tumbleweeds accumulate in backyards, create hazards on highways, and when you try to remove them they are as sharp as barbed wire and just as fun to handle, even with heavy gloves. And they are huge. They can literally bury your backyard and get stuck under your car. Take a look here and here .
But as the American way is to overcome hurdles and turn them into opportunities, look what this woman did. And this is what ultimately made me pick Cristian’s recipe; it seems to me that his idea of turning tumbleweeds into something edible—and much more pleasant than the actual thing—was absolutely in line with the American spirit of innovation and enterprise.
So, congratulations Cris! Your turn now!!
Traduzione Italiana
…Cristian, col suo Chili con carne di tacchino con contorno di “salsola”, tortilla e fagioli!!!!
Come sempre, l’MTC Challenge e’ stata bellissima. Ma stavolta, io ho potuto stare dietro le quinte—il che non ha prezzo. Sono stata felicissima di scegliere la ricetta questa volta, e mi e’ piaciuta ogni singola proposta. Tutte, nessuna esclusa. Il che ha reso molto, molto, molto difficile scegliere un vincitore. Lasciatemelo dire ancora una volta: non e’ stato facile. Percio’, prima di spiegare le motivazioni della scelta, vorrei menzionare almeno alcune tra tutte le proposte che mi sono piaciute.
In generale, mi e’ piaciuto vedere il Chili reinterpretato in posti cosi’ lontani dal Texas e fatto con ingredienti legati a specifiche zone, come razze locali di mucche o varieta’ di fagioli—come quelli di Cristina, Elisa, Ilaria, Sabrina, Claudia, and Simonetta. Ma c’erano anche belle versioni fatte con la selvaggina, come quelle di Mapi , Valeria, e Arianna . Ce n’era perfino una fatta di finto bisonte!
Alcuni hanno fatto splendide versioni vegetariane o—gasp!—vegan, come Chiarina, Spinarosa, Elena, e Giulia.
Un ostacolo oggettivo per quasi tutti e’ stato trovare del peperoncino adatto per la ricetta. Ostacolo superato con grande perseveranza: Andrea per esempio. Alcuni si sono dimenticati del contorno e hanno rifatto il Chili, come Fabiola. Altri hanno inventato interessanti variazioni, che vorrei provare, come il Chili di Trippa di Vittoria. Vorrei provarlo, senonche’ ogni volta che propongo trippa, o fegato, per cena, la famiglia intera mi fissa con in faccia l’espressione orripilata di chi si e’ appena accorto che la propria moglie/madre e’ stata sostituita da Hannibal Lecter.
Ho particolarmente apprezzato leggere come le famiglie di ciascuno abbiano partecipato alla sfida sul Chili: sia che abbia aiutato a convincere i bambini a consumare piu’ proteine, richiesto l’esperienza paterna nello scegliere il giusto taglio di carne, or riconciliato una moglie con la passione del marito per il Western. Alcuni hanno fatto delle escursioni in Mexico, Spagna, Giappone, altri hanno preso una deviazione e dal Texas sono arrivati in New Mexico. Tutti hanno fatto tortillas—e variazioni—degne di un professionista.
Sono poi ancora incredula—e scossa—per il fatto che alcuni hanno preparato il Chili con grande rischio personale per la salute.
Alcuni hanno espresso il proprio scetticismo—scommetto condiviso da molti—per una ricetta cosi’ semplice, di soli 2 ingredienti. Ho apprezzato l’onesta’ e il coraggio nell’averla eseguita lo stesso, sebbene io per prima creda che quando un perfetto estraneo ti dice “Fidati di me” l’unica cosa ragionevole da fare sia indietreggiare lentamente e poi darsela a gambe in direzione opposta.
Mi ha commosso ciascun ricordo e storia che sono stati condivisi, e soprattutto sono stata curiosa di vedere l’America con gli occhi di chi ne e’ lontano e ha potuto vederla solo attraverso film, letteratura o brevi viaggi per vacanza o lavoro. Sia che io abbia menzionato la vostra ricetta qui o meno, vi assicuro che le ho lette tutte piu’ volte, e in ognuna ho trovato qualcosa di speciale e significativo.
Grazie a tutti!!! E un grosso abbraccio ad Ale e Dani
E adesso, ecco perche’ alla fine ho scelto la ricetta di Cristian. Non e’ stato tanto per il whisky, che ha aggiunto insieme alla pasta di peperoncini, ne’ per la carne di tacchino cotta perfettamente. Quello che mi e’ piaciuto di piu’ e’ stata l’idea di creare una forma edibile di salsola. Ecco. Una cosa ingegnosa, divertente, insolita. Facciamo il Chili col tacchino, a volte lo facciamo col whisky, ma non ho mai, mai finora visto un Chili servito con contorno di salsola. Cris, credo che tu abbia scoperto qualcosa di valido, dovresti aprire un tuo Chili Business—credo che avrebbe successo.
Per quanto che non vive nel Southwest possa trovarle affascinanti, le Salsole sono un problema. E un grosso fastidio. I venti forti le fanno accumulare nei giardini, sono un pericolo per il traffico, e quando si cerca di rimuoverle, sono come il filo spinato e altrettanto divertenti da maneggiare, anche con i guanti spessi. Sono cosi’ grosse e numerose che strutture come un garage ne sono seppelliti, e si incastrano sotto le macchine. Date un’occhiata qui e qui .
Ma dato che il modo di agire Americano prevede di trasformare gli ostacoli in opportunita’, guardate cosa ha fatto questa signora. E questo e’ quello che alla fine mi ha fatto scegliere senza dubbi la ricetta di Cristian: mi sembra che la sua idea di trasformare le Salsole in qualcosa di commestibile—e molto piu’ piacevole di quelle reali—fosse assolutamente in linea con lo spirito Americano di innovazione ed intraprendenza.
Quindi, congratulazioni Cristian!! Adesso tocca a te!!
Ottima, ottima scelta, Ann! e grazie, un grazie infinito a te, per tutto quello che ci hai dato, per la ricetta, per i tuoi commenti bellissimi che hai lasciato a tutte le partecipanti. Ne ho letti parecchi e a tutti hai donato un pò della tua sensibilità, della tua competenza in materia culinaria e della tua dolcezza. Un abbraccio! a presto, Francy
grazie Francy! 🙂
Grazie Ann. Sono contentissimo per la vittoria che mi hai regalato. E per le tue parole. Credo che tu possa capire cosa sto provando in questo momento tenendo presente che da perfetto neofita mi sento impreparato. Infatti adesso giro già per casa pensando alla ricetta da proporre e spero che sia all’altezza di quelle fin’ora proposte. Per non parlare del fatto che devo pure tenere a bada mia moglie…
Grazia ancora!
una vittoria meritatissima.
Comprendo la trepidazione, che credo abbiano avuto tutti i vincitori. Don’t worry–it will be fun and you’ll do great!
Grazie mille a te Ann che sei stata attenta a leggerti tutte con tanta pazienza
Un abbraccio Ilaria
E’ veramente geniale questa interpretazione della salsola. Brava Ann e grazie per questa ricetta!
Davvero la Salsola e’ stato un tocco geniale.
Anne! Emozionante vero?! E difficile anche! Ma hai fatto una scelta stupenda!
Ma con questa scelta hai anche svegliato in can che dorme! Adesso mio marito mi rompe: vedi ? E tu che non mi lasci partecipare…!
Besos Anne, ci si rivede nelle prossima sfida.
Grazie Mai!
se posso, al posto tuo considererei almeno due vantaggi nel lasciar partecipare anche tuo marito:
1. per voi come nucleo familaire si raddoppiano le probabilita’ di vincere
2. al gruppo intero si aggiunge un ulteriore input maschile
e poi, visto lo spavento che gli ha causato la tua reazione allergica al chili, forse se lo merita di lasciarlo partecipare 🙂
ann, grazie. Il piacere, la gioia, l’emozione di averti al dietro le quinte sono state il regalo più bello di questo mtc. E uno dei motivi che mi portano a riconciliarmi con la vita virtuale. Un abbraccio stretto stretto
grazie Ale, same for me.
Non sono riuscita a vedere tutte le ricette e quella di Cristian è tra queste, ma rimedio subito.Grazie per avermi nominata, mi commuovo…anzi, a dire la verità, vengo meno….:-)
Ancora grazie per aver condiviso con noi questa fantastica ricetta!
grazie a te, Valeria!
Complimenti a Cristian e a te per la scelta Ann! Dal canto mio devo anche ringraziarvi: da oggi so cosa sia la salsola!
e anch’io ho imparato una parola nuova, in Italiano, perche’ finora l’ho solo chiamata Tumbleweed
Mi sembrava di aver già lasciato un commento ma non lo vedo. Grazie infinite Ann! È stata una serata emozionante e difficile, soprattutto per mia moglie 😉 Grazie per le tue parole, ne farò tesoro . Sono un po‘ emozionato pensando a quello che mi aspetta. E tu puoi capirmi. Grazie ancora. Cristian
era arrivato anche il primo, ma in moderazione e causa fuso orario/bambini da prendere a scuola/merenda/giochiamo-a-baseball-mamma non sono riuscita a rispondere prima.
Capisco l’emozione, anche per me ancora fresca, ma come ti dicevo prima it will be just great.
E come dicevo a Mai, essere in due in famiglia a partecipare raddoppia le probabilita’ di vincere in futuro! 🙂
Ottima scelta, e grazie a te per la ricetta!!!!!!
Ottima scelta Ann! E grazie per questa ricetta e questo viaggio in America!! 😉
Grazie Ann! Il tuo chili mi è piaciuto veramente tanto e sicuramente lo rifarò, anche nella versione originale (senza falso bisonte:))
Un abbraccio!
Cara Ann, questa volta ho seguito dall’esterno la sfida ma l’ho trovata meravigliosa. E mi sorprendo ogni giorno di più dell’abilità di tutti i partecipanti di creare dei piccoli capolavori di creatività interculturale. I tuoi post sono sempre pieni di grande sensibilità e modestia e tu sei una persona davvero speciale. Un forte abbraccio, Pat
Mai sentita chiamare salsola prima d’ora, ma l’idea è geniale e il chili di Cristian delizioso.. ottima scelta, Ann!
Comunque io, a solo vedere le finte salsole, inizio a cantare Roaaaaaaaaay! 😀
Grazie per il tuo chili
grazie a te Ann che mi hai dato la possibilità di passare un bel pomeriggio in cucina!!! e complimenti vivissimi al vincitore!
un abbraccio
dida
Ann che emozione essere da te menzionata! Sono contentissima che il mio chili ti sia piaciuto, l’ho preparato con amore e sapere che l’hai avvertito è per me una soddisfazione grandissima!
Un abbraccio e complimentissimi per la scelta del vincitore!